L’acqua cambia le strategie industriali

La crescita della popolazione, lo sviluppo urbano e agrticolo, i cambiamenti climatici e la conseguente crescita della richiesta di acqua potabile, stanno cambiando le strategie di sviluppo, il metodo di produzione ed i modelli di business delle aziende di tutto il mondo.

Questo è quanto emerge da un’inchiesta condotta da oltre 1200 esperti nel campo della sostenibilità, coordinati da GlobeScan, un’agenzia internazionale di ricerche e SustainAbility, una società di consulenze strategiche.

Secondo questo studio, la scarsità di acqua potabile condizionerà presto tutti i settori del business. Ad esempio, i maneger che pensano di impiantare degli stabilimenti in Cina, dovranno considerare le conseguenze del rapido scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya che alimentano alcuni dei fiumi più importanti della regione. Negli USA, le aziende potrebbero dover spostare i propri stabilimenti dagli Stati sempre più aridi del Sud Est, alle regioni più ricche d’acqua dei Grandi Laghi.

L’inchiesta di GlobeScan e SustainAbility ha coinvolto 15.000 persone in 80 paesi ed ha dimostrato che la scarsità d’acqua ed il suo inquinamento, sono avvertiti come il principale problema ecologico nel mondo. Conseguentemente, le aziende del XXI secolo dovranno adottare delle pratiche di business incentrate sulla tutela e l’utilizzo efficiente delle risorse idriche, la protezione dell’ecosistema, l’educazione pubblica.

Ad esempio, le aziende agricole dovranno sviluppare dei sistemi di irrigazione sempre più efficienti. I produttori di elettrodomestici dovranno indicare i consumi d’acqua oltre a quelli di energia. Anche le firme della moda, potrebbero sviluppare dei tessuti che non richiedono lavaggi frequenti, e così via. Come sempre accade, chi si sarà preparato in anticipo a questo cambiamento, otterrà i migliori risultati sul mercato, oltre che nella tutela di un patrimonio di tutti: l’acqua.