“Zero Waste”: un traguardo per il futuro del pianeta
“Zero Waste” ovvero niente sprechi né rifiuti, è il nome di una strategia industriale, economica e sociale nata negli Stati Uniti alla fine del XX secolo. Questo modo di pensare, produrre e vivere, è caratterizzato dalla filosofia delle “tre erre”: ridurre i consumi, riutilizzare le risorse, riciclare i prodotti al termine del loro ciclo di vita.
Giudicata all’inizio come un’utopia ecologista, la politica “Zero Waste” è stata adottata negli ultimi anni da diverse grandi industrie mondiali, come General Motors, Ford, Toyota, Xerox, Nike. Per esempio, la Xerox stima di avere risparmiato qualcosa come 47 milioni di dollari dal 1990 al 1999, grazie alla riduzione, al riuso ed al riciclo; lo stabilimento Epson di Portland nel 2000 ha ridotto la quantità di rifiuti del 90%, la catena canadese Beer Store recupera il 98% delle bottiglie di birra e ricicla il 97% degli imballaggi di plastica.
La strategia “Zero Waste” è stata applicata con successo anche da grandi città. La prima metropoli ad adottarla è stata Canberra, capitale dell’Australia, che nel 1996 ha annunciato l’obiettivo di azzerare la produzione di rifiuti entro il 2010. Questo traguardo non è stato ancora raggiunto, ma comunque attualmente la città differenzia e ricicla il 74% dei propri rifiuti.San Francisco e Buenos Aires stanno seguendo questo esempio, mentre diverse altre città e regioni del mondo si accingono a farlo: come la Scozia che ha lanciato una grande campagna, nella quale invita tutti i cittadini a seguire uno stile di vita “Zero Waste”.